In sintesi
- 🎬 La tenerezza
- 📺 Rai 3 HD, ore 21:05
- 💔 Un film drammatico ambientato nella Napoli borghese, che esplora con delicatezza e profondità i legami familiari, la difficoltà di comunicare sentimenti e il bisogno di riscatto emotivo, grazie a un cast d’eccezione e alla regia sensibile di Gianni Amelio.
Gianni Amelio, Renato Carpentieri, Elio Germano, Micaela Ramazzotti sono nomi che sanno portare il grande cinema in TV: stasera Rai 3 HD (18 luglio 2025, ore 21:05) propone La tenerezza, film drammatico che ha emozionato pubblico e critica, spingendo a riflettere sulla forza (e la fatica) dei legami familiari. Se ami le storie che scavano nei sentimenti più profondi, questo appuntamento è davvero imperdibile.
La pellicola, uscita nel 2016, conferma il talento di Amelio dietro la macchina da presa e un cast d’eccezione. Ci troviamo a Napoli, in una veste insolita: non la solita città caotica o piegata dagli stereotipi, ma la Napoli borghese, quasi sospesa nel tempo e nello spazio, dove il benessere non salva dall’infelicità e dal dolore privato, anzi rischia spesso di esasperarli.
La tenerezza e i legami familiari: trama e atmosfere
Il cuore del film batte intorno al personaggio di Lorenzo (Renato Carpentieri), avvocato in pensione dal passato difficile e incapace di accostarsi davvero ai suoi figli, Saverio ed Elena. A dare slancio alla narrazione è l’incontro con i nuovi vicini: una giovane coppia, Fabio (Elio Germano) e Michela (Micaela Ramazzotti), che con i loro due bambini sembrano un esempio di calore e serenità familiare. Questo microcosmo, quasi perfetto solo in apparenza, viene sconvolto da un evento drammatico che obbligherà tutti i personaggi a mostrarsi per ciò che sono, tra verità scomode, mancanze e una voglia di riscatto che commuove senza mai scivolare nella retorica.
Tra conflitti mai risolti e sentimenti trattenuti troppo a lungo, “La tenerezza” costruisce una tensione emotiva autentica grazie anche alla splendida scrittura di Amelio, ispirata dal romanzo di Lorenzo Marone. Il risultato? Un film che esplora la fragile materia emotiva delle relazioni familiari italiane con delicatezza, ma senza fare sconti: qui c’è spazio per la nostalgia, il rimorso, la rabbia repressa e anche per quella rinascita che arriva quando meno te l’aspetti.
Un cast stellare per la regia di Gianni Amelio
Risulta davvero difficile non lasciarsi conquistare dalle performance degli attori, ciascuno perfettamente calato nel proprio ruolo:
- Renato Carpentieri regala una delle sue interpretazioni più vibranti e sentite, tanto da meritare il David di Donatello e dominare la scena con una recitazione in sottrazione, capace di comunicare molto anche con uno sguardo.
- Elio Germano e Micaela Ramazzotti (una delle loro rare collaborazioni) sono impeccabili nel delineare i dubbi e la complessità della coppia giovane.
- Giovanna Mezzogiorno convince come figlia incapace di perdonare e, in fondo, di lasciarsi finalmente andare al sentimento.
Non è solo il cast a brillare: la regia di Gianni Amelio riesce là dove molti falliscono, ovvero raccontare il non detto, la tensione che si taglia tra i personaggi, un malessere tutto italiano fatto di orgoglio e paura di svelarsi troppo.
Impatto culturale e curiosità nerd su La tenerezza
“La tenerezza” è già considerato un piccolo cult fra gli appassionati di cinema d’autore, e c’è una ragione precisa: il film scardina tutte le certezze sul racconto napoletano, aprendo invece uno spiraglio quasi esistenziale su cosa significhi essere genitori, figli, persone in balia di sentimenti troppo grandi o troppo a lungo ignorati. La dimensione borghese — pochi film l’hanno fotografata con altrettanta onestà — serve ad Amelio per ribaltare stereotipi, mostrando che la fragilità, l’assenza di calore, la violenza silenziosa delle parole non dette, abitano spesso nelle case ordinate, sopraffatte dal decoro ma non dalle emozioni.
Nerd alert: c’è una Napoli “al nord”, quasi una città europea, eppure non c’è distanza rispetto alla nostra quotidianità fatta di famiglia, silenzi, equilibri fragilissimi. C’è l’eco dei grandi classici italiani, dalla Medea familiare di Carmelo Bene alla mestizia urbana di Sorrentino e Martone, ma con uno sguardo tenerissimo e impietoso sull’uomo che cerca, spesso in ritardo, di riconnettersi con chi ama davvero.
Perché non devi perderti La tenerezza stasera su Rai 3
Quattro Nastri d’Argento, candidature ai David di Donatello, critiche entusiaste e un pubblico coinvolto come raramente nei film drammatici italiani: “La tenerezza” è il racconto di tutti noi, adulti e bambini incapaci di confessare (o ricevere) amore. È catartico, a tratti ruvido, sempre autentico. Chi cerca la grande narrazione nostrana — fatta di volti straordinari, di regia sensibile e di emozioni che superano lo schermo — farà bene a non lasciarselo sfuggire.
In un panorama TV spesso invaso da titoli stranieri e serialità factory-made, Amelio riporta al pubblico la forza del racconto intimista italiano, quello che rimane nella testa per giorni e ti obbliga a interrogarti su chi sei e che figlio, che padre o madre, che compagno vorresti (o sapresti) essere. Sintonizzati su Rai 3 HD alle 21:05, e preparati a lasciarti conquistare.
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